MARIA CRISTINA CARLINI
ALFABETO MATERICO
A cura di Matteo Pacini
20 Maggio – 20 Settembre 2020
COMUNICATO STAMPA
Un appassionante viaggio virtuale in 3D approfondisce il lavoro della scultrice Maria Cristina Carlini nella mostra “MARIA CRISTINA CARLINI. ALFABETO MATERICO. Sculture a parete, opere su carta e video” online sulla piattaforma kunstmatrix.com dove si ammirano, dal 20 maggio al 20 settembre, una selezione di sculture a parete, opere su carta e un video commentato dall’artista.
L’esposizione, organizzata dalla galleria Artespressione a cura di Matteo Pacini e ideata da IBC Irma Bianchi Communication, mette in risalto espressioni artistiche diverse, che come lettere vanno a costituire un alfabeto caratterizzato da lavori materici che spaziano dal grès alla carta, al ferro.
In mostra alcune sculture a parete sono rappresentative di una matericità che emerge in maniera immediata e forte, come si osserva nei due trittici Ignoto, in grès e foglia d’oro e Senza confine, a tecnica mista. Di particolare rilievo Cuciture, in cui l’artista tramite un filo di ferro unisce frammenti di un’ipotetica pelle fatta di grès; anche in Le stanze di Galileo superfici in grès sono collegate con interventi in ferro. Paesaggio etrusco, attraverso piani sovrapposti ciascuno caratterizzato da una trama e da un colore diverso, pone invece l’accento sul legame dell’artista con la terra e con le sue caratteristiche naturali.
Nelle carte attraverso pigmenti e polveri prevalgono la leggerezza delle forme e le tonalità delle terre, del grigio e dell’ocra, elementi costantemente presenti nei lavori di Maria Cristina Carlini. Nelle diverse tipologie di carta: riciclata, fatta a mano, velina e cartone l’artista cerca valori tattili, cromatici, plastici e crea, all’interno della composizione, movimenti armonici ed equilibri espressivi, come si può osservare nella serie Carte appoggiate su supporto in ferro.
Sono inoltre presenti nel percorso espositivo alcuni collages di grandi dimensioni (cm 100×150 ca), dove forme geometriche interagiscono con proporzioni, simmetrie e colore. Da composizioni cromaticamente più contrastate come Iliade e Divinità domestiche si giunge a La Divina Commedia e a Georghiche dai toni molto uniformi.
Spessori lisci, ondulati con irregolarità e imperfezioni si sovrappongono, mantenendo il racconto originale della materia. Questa tendenza a non modificare lo stato e le caratteristiche dei materiali, a non voler cercare la perfezione delle forme è un aspetto che contraddistingue il fare arte di Maria Cristina Carlini sia nelle carte, sia nelle sculture di piccole e grandi dimensioni.
Le sfaccettature della carta sono spesso simili a quelle della terra che l’artista ama in ogni suo mutamento soprattutto laddove viene a contatto con elementi naturali come l’acqua, il vento, il fuoco, che aggiungono una storia alla condizione di partenza.
Nel video in mostra sono presenti numerose opere fra cui installazioni e sculture monumentali esposte e collocate in permanenza nel mondo; l’artista parla del suo lavoro, sottolinea la sua
ricerca continua sui materiali e il fascino esercitato dagli elementi di recupero, soprattutto da quelli che hanno un ingombrante vissuto. Afferma infatti Maria Cristina Carlini: “quando lavoro sento la necessità di raccontare una storia e più il materiale è tormentato più mi suggerisce qualcosa, nella creazione delle opere la ricerca della perfezione passa in secondo piano, non mi attira, preferisco l’autenticità del gesto artistico”.
Cenni biografici. Maria Cristina Carlini inizia il suo percorso artistico con la lavorazione della ceramica a Palo Alto in California, successivamente prosegue la sua attività a Bruxelles dove contemporaneamente insegna a lavorare al tornio; si trasferisce poi a Milano e si dedica esclusivamente alla scultura.
Da questo momento, oltre al grès e alla terra entrano a far parte della sua espressività materiali come il ferro, la lamiera, l’acciaio corten, la resina, la carta e il legno di recupero.
Maria Cristina Carlini dà vita a opere che spaziano dalle piccole dimensioni alle monumentali, la sua carriera è costellata da riconoscimenti, mostre personali e collettive in diverse sedi pubbliche e private, nazionali e internazionali, e le sue sculture monumentali sono presenti in permanenza in Europa, America e Asia.
Ha inoltre conseguito diversi premi e hanno scritto di lei importanti critici quali: Luciano Caramel, Guo Xiao Chuan, Claudio Cerritelli, Martina Corgnati, Philippe Daverio, Gillo Dorfles, Carlo Franza, Flaminio Gualdoni, Paolo Levi, Laurence Pauliac, Yacouba Konaté, Frédérique Malaval, Elena Pontiggia, Cortney Stell.
Attualmente vive e lavora a Milano, dove il suo atelier è una fucina attiva in cui l’artista prosegue la sua attività creativa, oltre a continuare ad esporre in tutto il mondo. www.mariacristinacarlini.com
Coordinate mostra
Titolo MARIA CRISTINA CARLINI. ALFABETO MATERICO. Sculture a parete, opere su carta e video
A cura di Matteo Pacini per Artespressione
Ideata da IBC Irma Bianchi Communication
Sede piattaforma kunstmatrix.com
Date 20 maggio – 20 settembre 2020
Ufficio stampa
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 – mob. +39 334 3015713 – info@irmabianchi.it testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it
Comments are closed