Venia Dimitrakopoulou nasce ad Atene nel 1965 e svolge i suoi studi all’American College of Greece (Pierce College). Studia arti drammatiche al Conservatorio di Atene e, in seguito, approfondisce la conoscenza della scultura alla Scuola di Belle Arti di Atene con il prof. Thodoros Papagiannis; infine completa la sua formazione seguendo le lezioni di disegno e grafica del prof. Daniel Lacomme presso l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts (ENSBA).
Vive e lavora tra Atene l’isola di Aegina, dove ha sviluppato importanti attività culturali, organizzando performance teatrali, concerti, eventi artistici e dove tiene corsi di scultura per bambini.
L’artista esplora con disinvoltura le diverse tecniche artistiche. La magica influenza dell’isola di Aegina ha spesso ispirato Venia nella sua poetica, che trova nella scultura il principale mezzo espressivo attraverso l’utilizzo di sempre diversi materiali: pietra, marmo, legno, metallo, vetro, ma anche la carta, fino ad arrivare alle installazioni suoni e video.
La più attuale realizzazione dell’artista è stata inaugurata a novembre 2014: Promahones, (dal greco- Bastioni) è una monumentale scultura in metallo composta da tre dischi in ferro, esposta nell’atrio del museo Benaki di Atene. L’installazione è caratterizzata da austere linee geometriche, completata da elementi intangibili ma dinamici quali i giochi di ombre creati dalla luce naturale o artificiale e la composizione di suoni. In seguito all’esposizione, curata da Eleni Koukou, è stata presentata la pubblicazione Promahones edita da Hatje Cantz.
Di grande rilievo nella sua ricerca artistica è stato il capitolo dedicato alla carta nel 2012/2013, anno in cui il Museo bizantino e cristiano di Atene ha organizzato la mostra The Art of Bookbinding: From Byzantium to Contemporary Artistic Creation, curata da Anastasia Lazaridou e Niki Tsironi. Nell’esposizione di gruppo, la carta cinese è stata il fragile e delicato supporto per la collezione di “libri contemporanei” creati da Venia.
L’artista affronta il tema della carta e del disegno presentando la mostra Mapping oneself nel 2011, all’interno di una residenza privata ad Atene. Carte cinesi, inchiostro e video sono gli elementi che costituiscono l’installazione; grandi porzioni di carta appese al soffitto, o distesi in tutta la loro dimensione, rappresentano un vero spazio che ha lo scopo di ricreare un’intimità voluta dall’artista.
La mostra personale Conquered Territories of Mneme and Cosmos Faces from the Volcano, presentata ad Atene e a Aegina nel 2009, raccoglie la memoria di un’ antichità ancora viva nelle opere scultoree dell’artista: maschere in pietra vulcanica rappresentanti i volti dell’Antica Grecia.
Le opere dell’artista sono esposte in spazi pubblici di Atene, Lavrio e Pireo, all’Aeroporto Internazionale di Atene, presso l’Hilton Hotel di Atene, e in numerose collezioni private internazionali. L’artista è co-fondatrice di EYDIA, organizzazione no-profit a supporto della diffusione dell’educazione e cultura in Grecia.